lunedì 21 gennaio 2013

Sempre troppo presente

Purtroppo sei ancora ben presente nei miei ricordi, anche quando tra le mie zampe c'è una lupa bellissima con un pelo da far invidia e gli occhi di tutti i lupi del mondo si rivolgono verso di lei, ma mentre lei era la tra mie zampe, la mia mente volava nei tuoi ricordi, il suo odore è diverso dal tuo, il tuo sapore non smette di tornare in mente quando cerco di assaporarne altri, forse non è possibile dimenticare oppure sei tu indimenticabile anche se mi hai fatto male e il dolore delle ferite si legge ancora nel mio sguardo.
La nuova lupa è vicina a me e io osservo la luna pensando a te, solo te, una lacrima scende sul mio volto, il mio cuore cosi duro in questi anni si scioglie al tuo ricordo, so mentire a tutti quelli che mi circondano ma non posso mentire a me stesso dicendo che forse non potrò più amare un'altra Lupa che non sia tu.
Sono passati anni, sono cambiate tante cose, ma il ricordo resta indelebile e ben presente nel cuore e nella mia mente, vorrei cancellare tutto per tornare ad amare ma non è possibile, mi resta solo ululare alla Luna il mio amore per te, unica mia complice in questa notte scura e dolorosa.



Grey Wolf

giovedì 13 dicembre 2012

La leggenda della Luna Piena


In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.

In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve.
Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese:

- Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’?

- Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata. Sono disperato… aiutami! - rispose il lupo.

La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi. E si gonfio, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla.

- Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto - disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.

Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio. Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e, felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna. Poi sparì tra il folto della vegetazione.
Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore.

I lupi lo sanno… E ululano festosi alla luna piena.


sabato 8 dicembre 2012

Il ritorno del Lupo


Da molto tempo non mi confronto con me stesso, in questo lungo periodo ci sono stati tanti cambiamenti, gioie, perdite improvvise e dolorose, ferite che continuano a sanguinare senza tregua e provocano un dolore allucinante ma ho scelto di ritornare e confrontarmi con la mia amata Luna per cercare di capire quello che mi succede, quello che sta cambiando dentro di me e liberarmi dalla rabbia che con dolcezza consuma il mio corpo.

In passato credevo di essere lontano dall'odio e dalla rabbia ma la vita è sempre in grado di dimostrare il contrario di tutto, come quando pensi che i lupi del tuo branco non ti abbandoneranno mai e invece alle prime difficoltà ti abbandonano lasciandoti solo e indifeso dai pericoli del bosco. Avrei preferito non sporcarmi di rabbia e odio ma non è stato possibile, il dolore era invadente ed è riuscito ha prendere possesso del mio corpo, avevo due strade da percorrere, lasciarmi andare e vivere nello stato più vegetativo che un lupo possa vivere o mostrare i denti e mordere con forza, senza scrupoli. Ho scelto la seconda o lei ha scelto me questa risposta non la conosco, so solo che ora la rabbia è il sentimento più forte dentro di me.
Un giorno forse tornerò a guardare la Luna con gli occhi spensierati di un tempo, oggi non è possibile e con gli occhi rossi di rabbia la osservo e con un lacrima di sangue mi addormento nella mia tana aspettando un nuovo giorno di battaglia con il nemico più forte che abbia mai affrontano, Me Stesso.

Grey Wolf

giovedì 6 dicembre 2012

Un cielo oscuro


Quando quel raggio di luce con forza e determinazione attraversa lo scudo di nubi grigie che coprono il tuo mondo credi che sia giunta l'ora della rinascita ma purtroppo non sempre è cosi. In quei momenti ti godi quel piccolo bacio di luce che accarezza il tuo pelo e rigenera il tuo corpo di forze nuove ma nel momento in cui la tua forza sta circolando dentro di te, un immensa forza oscura riprende il controllo di quel cielo illuminato, oscurandone con le sue folti nubi nere quello spiraglio di luce che aveva acceso il tuo viso.
Ogni giorno per un lupo solitario è una nuova battaglia, un nuovo territorio da esplorare con le sue insidie e le sue trappole mentre la povera preda viene trappolata da quella macchina infernale che può essere la vita.
Sono tante notti che non vedo la luna brillare, forse sono stanco per alzare il mio vecchio muso o forse lei non ha più voglia di mostrarsi con tutta la sua bellezza. Una cosa è certa ogni giorno ad ogni risveglio il mio pelo è sempre più ruvido e duro ferendo le dolci zampe che cercano di accarezzarlo.


Grey Wolf 

I nuovi arrivati


C'è sempre nella vita di un lupo il momento in cui deve assumersi le sue responsabilità da adulto ed è quando la luna gli dona l'arrivo di piccoli lupacchiotti che hanno bisogno del sostegno e della protezione degli adulti.
In questi giorni ho visto quello che la natura riesce a creare, piccoli esseri indifesi che pieni d'amore vengono accuditi dalla loro madre tenendoli al caldo e donandoli il suo frutto materno, la lupa resta li con i suoi piccoli si nutre di quell'amore immenso che solo una madre riesce a sentire e provare all'interno del suo cuore, loro piccoli e fragili si muovono verso il suo calore e con lievi pianti attirano la sua attenzione quando si sentono in difficoltà.
La lupa dona la sua vita per quei lupacchiotti nati senza ancora i sensi sviluppati, usano le fonti di calore per spostarsi e il loro fiuto inizia a sentire quell'unico ma indimenticabile odore materno, mentre quando attaccati ai suoi seni pieni di cibo si addormentano tranquilli come se fossero a conoscenza che tutto il branco è li per difenderli e dare loro la possibilità di osservare il mondo.
E' un esperienza meravigliosa anche se quei cuccioli non sono frutto del tuo amore, non fanno parte del suo sangue sono figli della tua razza e l'aiuteranno un giorno a renderla migliore. Aspetti il giorno in cui quei piccoli esseri indifesi apriranno gli occhi e con aria curiosa vedranno la luce entrare nella loro vita da quel momento faranno parte di questa natura. Ora restano li al caldo e al sicuro in quella tana che in molti inverni è stata solo un riparo per un povero lupo solitario mentre dalla loro venuta si è mutata nella culla della vita e dell'amore.

Il racconto di Cherokee "Due Lupi"


Un vecchio indiano Cherokee è seduto di fronte al tramonto con suo nipote, quando d'improvviso il bambino rompe l'incanto di questa contemplazione e rivolge al nonno una domanda molto seria per la sua età.
"Nonno perchè gli uomini combattono?"
Il vecchio con gli occhi rivolti al sole calante, al giorno che stava perdendo la sua battaglia con la notte, parlò con voce calma: "Per ogni uomo c'è sempre una battaglia che aspetta di essere combattuta, da vincere o da perdere. Perchè lo scontro più feroce è quello che avviene fra i due lupi."
"Quali lupi nonno?" 
"Quelli che ogni uomo porta dentro di sé".
Il bambino non riusciva a capire, ma attese che il nonno rompesse l'attimo di silenzio che aveva lasciato cadere fra loro, forse per accendere la sua curiosità. Infine il vecchio, che aveva dentro sé la saggezza del tempo, riprese con tono calmo.
"Ci sono due lupi in ognuno di noi. Uno è cattivo, vive di odio, gelosia, invidia, risentimento, falso orgoglio, bugie, egoismo." Il vecchio fece di nuovo una pausa, questa volta per dargli modo di capire quello che aveva appena detto.
 "E l'altro?"
"L'altro è il lupo buono. Vive di pace, amore, speranza, generosità, compassione, umiltà e fede"
Il bambino rimase a pensare un istante a quello che il nonno gli aveva appena raccontato. Poi diede voce alla sua curiosità e al suo pensiero.
"E quale lupo vince?"
Il vecchio Cherokee si girò a guardarlo e rispose con i suoi occhi puliti.
"Quello che nutri di più".


Il carnefice


Conosco il volto del mio carnefice, ricordo il suo odore e il suo sguardo come se ogni notte fosse ancora li presente con quel fucile puntano sulla mia pelle. 
Sento ancora i suoi suoni, i suoi passi pesanti e sento ancora il suo cuore battere eccitato davanti alla sua preda. Conosco il mio carnefice e forse non dimenticherò mai i suoi occhi.


Grey Wolf